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sabato 2 luglio 2016

Una cosa per un'altra

Di recente sono stato contattato per un progetto di sviluppo di una fiorente attività che aveva intenzione di realizzare un'ulteriore crescita. Le informazioni comunicatemi erano chiare: formulare un progetto strategico che prevedesse la commercializzazione di nuovi prodotti e la pianificazione delle relative azioni comprensive di gestione e coordinamento delle risorse in gioco. Questo ciò che il cliente dichiarò di volere. Era una proposta per me interessantissima ed una sfida da vincere! Mi veniva chiesto di applicare creatività, strategia, leadership. Cosa vuoi più dalla vita? :)

Forte delle mie esperienze, comincio a buttare giù idee e piani. L'obiettivo era chiaro. Studio tutte le possibili condizioni al contorno. Studio il mercato (prodotti simili e competitor) e studio anche il mio stesso cliente, quindi costruisco il progetto formulando una strategia "a" ed un'alternativa "b" -considerando tutti gli strumenti messi a disposizione ed integrandone nuovi. Definisco misuratori iniziali, intermedi e finali. Definisco il team perfetto (... sulla carta!) e pianifico le azioni di comunicazione interna. Stabilisco le regole per rendere il progetto quantificabile. Propongo azioni dirette e indirette nonché formulo interventi spot e continuativi con il relativo cronoprogramma. Faccio previsioni. Simulo l'andamento del progetto con anche un'analisi del rischio -per cui sviluppo anche un potenziale piano "b" e un piano "c". Definisco un budget minimo ed uno massimo per poter permettere una valutazione ulteriore da parte del cliente. Definisco la tempistica minima e massima per il raggiungimento dell'obiettivo.

Era una vera sfida e quindi ho offerto la massima dedizione alla stesura del progetto! Il risultato ottenuto mi piaceva. Mi piaceva proprio!
Sintetizzo il tutto in un documento da presentare e fisso un incontro di esposizione. Il progetto era impegnativo e ambizioso -così come lo era anche la veduta del cliente. Ciononostante rimango fermo nella mia razionalità. Dopo un'ultima verifica (dove taglio delle eccedenze sia nel programma che nel budget), considero pronta la presentazione. Vado! Volo dunque per gli step successivi: condivisione-accettazione-formalizzazione.

Dopo i convenevoli iniziali comincia l'esposizione. Ho presentato tanti progetti e sono tranquillo. Intervallo con aneddoti legati a scelte progettuali passate adottate e che ne avvalorano l'efficacia. Passa circa un'ora. Finisco il mio intervento. Il cliente è felicissimo, entusiasta, non sta nella pelle. Gli piace. Ridiamo insieme perché ha visto il futuro della sua attività ... e per un attimo io il mio! :) Mi sento gratificato. Lui si sente positivamente appoggiato. Gli chiedo quando cominciamo. Ci pensa un attimo ... risponde: "Preferisco farlo fra almeno 3 anni. Per adesso mi serve una mano ad un paio di ragazzi che ho appena preso" ... questo ciò di cui aveva bisogno il cliente.



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