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mercoledì 27 marzo 2013

Outsourcing to save time? Outsourcing to make money?


Un'impresa che acquisisce un lavoro opera con l'obiettivo di portarlo a termine per:
1. beneficiare dei compensi che ne derivano
2. per poter sostenere le proprie spese
3. per ottenere altro lavoro dalla efficacia dimostrata nel compiere un impegno.

La probabilità di essere interpellati nuovamente o essere contattati in virtù del passaparola o essere raggiunti perché il proprio lavoro "pubblicato" è riconosciuto come positivo, sale quando il messaggio che si trasmette riflette la linearità dei punti elencati.

Si ricorre all'aiuto di forze esterne nei casi in cui le proprie risorse non sono in grado di soddisfare nei tempi, e talvolta anche per capacità, gli impegni acquisiti. In questi casi si ricorre all'outsourcing.
L'outsourcing è lo strumento attraverso il quale si assegna lavoro esterno alla propria organizzazione avvalendosi di una o più imprese terze, pur mantenendo la responsabilità nei confronti della committenza. Il legame di outsourcing è un vero e proprio contratto che relaziona due imprese dato che, una volta sottoscritto, condividono un comune obiettivo.
Accade però che si ricorre allo strumento dell'outsourcing solo per aumentare la marginalità facendo si che l'impresa terza, condizionata da gravose condizioni economiche, accetti di svolgere un impegno a condizioni per lei molto svantaggiose. Questo succede purtroppo in molti campi del mercato. In questi casi è altissimo il rischio che il lavoro non venga effettuato bene. Ed anche se facciamo leva sui controlli, il risultato non cambia!
I vantaggi di usare l'outsourcing solo per profitto sono comunque a "corto raggio" e diretta conseguenza di questa logica (malata!) con la quale si assegna lavoro esterno è che il risultato finale del lavoro svolto -e di cui rimaniamo sempre pienamente responsabili!!!- non è buono. Pertanto si aziona perfettamente l'effetto contrario a quello che era il proposito iniziale di aumentare la marginalità, ovvero l'aumento istantaneo dei benefici derivati da un legame di outsourcing si paga tutto alla lunga distanza poiché i rischi (concreti e possibilissimi!) sono:
- attraverso il passaparola si perde credibilità
- se il frutto del nostro lavoro non è positivo non si ottengono più commesse
- l'impresa terza potrebbe decidere azioni legali nei nostri confronti (chi la fa l'aspetti!)
- il committente potrebbe decidere azioni legali nei ns confronti (idem c.s.)
- i pagamenti potrebbero essere temporaneamente interrotti causa non completo e soddisfacente  assolvimento degli impegni (ri-idem c.s.)
- etc etc etc
La lista sarebbe lunghissima ... se volete continuo ma preferisco fermarmi (spero che coloro che usano outsourcing solo per aumentare i propri profitti si sentano un pò in colpa!).

In definitiva, condividere un obiettivo sfruttando lo strumento dell'outsourcing nell'ottica di soddisfare i punti iniziali menzionati e non di aumentare solo il profitto, è la cosa migliore per avere successo....e dormire sonni tranquilli!


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